Tutto andò così fino al giorno in cui si levò una disputa tra Cielo e terra.questa pretendeva di essere più vecchia del cielo. il dio "Amma" dell'ultima terra (vedi: genesi dogon) ne fu scontento e rovescò il palo che sosteneva il cielo; questo si abbattè sulla terra. gli animali, gli uomini ed i vegetali furono stritolati nello sconvolgimento del suolo. gli uomini divennero come la terra, persero corpi ed anime. fra di essi, soltanto i vecchi che avevano preso forma di serpenti, ed i "kumogi" (visionari) che nel cataclisma si erano tramutati in rettili furono risparmiati. i geni "yéban" non ne soffrirono. in seguito a questi avvenimenti, la terra riconobbe che il cielo era più forte. il dio "amma" del mondo inferiore, placato, rialzò il palo del mondo inferiore e fu imitato dagli altri dèi. ciascun cielo risalì al di sopra della terra corrispondente ma ad una distanza così piccola che gli uomini creati di nuovo da "amma" non potevano crescere.la luna era come uno specchio appena formato di materia ancora molle. la iena avendola trovata bella, volle toccarla col suo artiglio e lasciò nel centro un'impronta, perchè l'astro era ancora caldo.
gli uomini cacciarono la bestia nella boscaglia. a quel tempo le donne prendevano le stelle per darle ai bambini. gli astri brillavano e spandevano raggi. quando i bimbi erano stanchi di questi giochi, le madri li rimettevano al loro posto. il sole assai vicino bruciava gli uomini; era molto più grande di oggi, più grande di tutta la regione di Sangà. il cielo troppo basso intralciava le donne quando sollevavano il pestello del mortaio.una vecchia un giorno lo respinse col suo bastone, mettendolo al posto che occupa oggi. così gli uomini poterono crescere.
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